Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

sabato 14 maggio 2016

1184 - DOMENICA DI PENTECOSTE

Lettura del Vangelo secondo Giovanni 14,15-20
Si potrebbe dire che la festa di Pentecoste è la più importante dell’anno, perché solo il mistero dell’effusione dello Spirito rende possibile la sequela di Gesù e quindi la vita cristiana: senza lo Spirito Santo non esiste cristianesimo. Il lavorìo incessante e nascosto dello Spirito che santifica i cuori dei credenti è chiamato, nel linguaggio che ben conosciamo, grazia santificante. Nel cristianesimo tutto è grazia, perché la vita soprannaturale può essere solo un dono che viene dall’alto e non un processo di perfezionamento frutto dell’impegno umano. La libertà è chiamata in gioco come condizione per far fruttificare il dono, e non per meritarlo. Il nostro brano evangelico, per essere compreso in profondità, va inserito in questo straordinario progetto di salvezza che prevede, per i meriti di Gesù crocifisso, la partecipazione dell’uomo alla vita stessa di Dio.
1. «Il Padre vi darà un altro Paraclito». Il nome«Paraclito», nonostante a noi possa suonare strano, indica una realtà bellissima. «Paraclito» vuol dire colui che ti difende e che parla a tuo favore: è un grande avvocato. Avvocato di chi? Prima di tutto di Gesù: lo Spirito Santo “difende” Gesù nel cuore dei credenti;è lo Spirito che convince della bontà della fede e che spinge ad affidarsi a Gesù. Dal punto di vista emotivo e psicologico sembra che siamo noi a fare tutto ciò, ma nella realtà profonda è lo Spirito che agisce; nessuno può dire:«Abbà, Padre», se non per mezzo dello Spirito. Ma lo Spirito è anche il nostro Paraclito perché trasforma la nostra vita con la forza della grazia fino a renderci capaci di vivere la carità di Dio.
2. «Io sono nel Padre e voi in me». Questa straordinaria comunione d’amore è resa possibile dalla discesa della Spirito Santo. Stupisce che sia così poco considerato e conosciuto l’effetto straordinario della consacrazione della Cresima; questo sacramento dà compimento al Battesimo, perché dona la perfetta comunione con Dio.La Trinità prende stabile dimora nel cuore del cristiano; qui le parole balbettano e lasciano il posto all’esperienza dell’intimità divina che si sperimenta nella preghiera e nell’amore verso Dio e i fratelli. Si tocca il mistero della grazia. Lo Spirito in noi rende l’amore una virtù (cioè un’abitudine) soprannaturale: Dio ama attraverso di me; così alle mie sorelle e ai miei fratelli giunge un amore che è frutto della grazia.
3. «Io vivo e voi vivrete». La vita giunge attraverso l’amore e con verità potremmo dire che il dono dello Spirito rende la vita del credente un sacramento dell’amore di Dio; questo vale per gli amici, per gli sposi, per i compagni di lavoro, per i nemici, per i vicini e per i lontani. Lo Spirito abita stabilmente nel mio cuore e fa sì che la mia libertà trasformi il mio amore nel segno della presenza di Dio. Oltre a chiedere un ricordo vicendevole nella preghiera, dovremmo anche dire, almeno qualche volta, «amami». L’amore è più efficace della preghiera. Se fai qualcosa per la mia felicità, io scoprirò la presenza dell’amore di Dio nel tuo gesto.
don Luigi Galli