Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

giovedì 14 agosto 2014

968 - UN DIO DAVVERO MUNIFICO

Della festa definita "Dormitio Mariae" si hanno testimonianze in Oriente sin dal VI secolo, sia in ambito cattolico che nel mondo ortodosso, dove appunto in questo periodo si fissava al 15 Agosto la festa solenne della "Dormizione" (l'addormentamento della Vergine accerchiata dalla schiera degli apostoli). Essa riguardava già il fatto che il corpo della Vergine sarebbe stato preservato dalla corruzione al momento del decesso e un po' per volta si trasferì in Occidente e divenne "Festa dell'Assunzione", celebrata in tantissime comunità cattoliche e ortodosse.
Fu nel 1950 che, sulla scia di una lunghissima tradizione e dopo opportune verifiche teologiche, il papa Pio XII definì l'Assunzione di Maria "dogma di fede", verità da ritenersi inconfutabile in senso assoluto.
Originariamente un dogma veniva definito per porre fine a dubbi e perplessità inficiati dal serpeggiare di eresie all'interno del pensiero cattolico: poiché la presenza di svariate dottrine concomitanti suscitava una certa confusione all'interno della Chiesa, il Concilio interveniva definendo quella che da sempre era stata la verità insegnata dalla Chiesa definendo "anatema" chiunque si ostinasse nell'eresia. Di conseguenza un dogma nulla aggiunge all'insegnamento comune della Chiesa e, seppure emanato da un papa in via definitiva, esso non è un invenzione o un esercizio arbitrario da parte di un'autorità ecclesiastica, ma piuttosto una guida e un orientamento ai fedeli perché persistano nella vera fede e nella sana dottrina..
Preceduto da anni di studi, consultazioni, ricerche storiche e soprattutto non senza il ricorso allo Spirito Santo, esso risolve eventuali controversie protrattesi nel tempo fra i teologi e i fedeli, intervenendo ufficialmente su questioni che riguardano la dottrina tradizionale della Chiesa, il suo insegnamento originario.
Così Pio XII nel 1950 pronunciava ufficialmente vincolante il fatto che Maria è stata Assunta in Cielo, cioè che non solamente la sua anima ma anche il suo corpo è stato preservato dalla corruzione materiale. Quali le motivazioni di questa affermazione che fece tanto discutere dando alito a controversie e recriminazioni nel mondo protestante e anticattolico?
1) Certamente è vero che la Bibbia non parla mai esplicitamente di Assunzione della Vergine al Cielo, ma se guardiamo attentamente l'analisi dei testi della Scrittura osserviamo che comunque Dio ha assunto uomini come Enoch e Elia, improvvisamente rapiti al cielo. Paolo parla anche di persone catturate da Dio in cielo presumibilmente in anima e corpo. Perché allora non dovrebbe essere stata assunta Colei che era stata la dimora del Verbo Incarnato? Oltretutto la Scrittura, se è veramente da intendersi Parola di Dio, lo è sotto tutti gli aspetti, quindi anche in senso implicito e sotteso oltre che esplicito.
2) Oltre alle testimonianza dirette dei Vangeli e degli Scritti biblici, occorre considerare i dati trasmessi oralmente dagli apostoli fino ai nostri giorni (Tradizione) e fra questi non mancano testimonianze, sia pure incomplete e indirette di episodi di Dormizione e di trasporto del corpo della Vergine alla volta celeste (Germano di Costantinopoli, Andrea di Creta). Il fatto poi che la Festa abbia avuto riscontro nei secoli remoti e sia uno degli elementi di incontro fra cattolici e ortodossi è un'ulteriore giustificazione del dogma.
3)Maria è sempre stata associata al suo Figlio nella lotta contro il male e la si vede sempre presente, anche se talvolta in senso indiretto nell'opera di redenzione da questi apportata. Come poteva allora lei, prima discepola e prima redenta nonché Madre del Salvatore Dio fatto uomo, non meritare lo stesso destino di gloria finale del suo Figlio?
4) Sarebbe stato irriverente e ingrato da parte di Dio che il corpo di Colei che aveva ospitato il Verbo seguisse la sorte comune di senescienza e di corruzione destinata a tutti i cadaveri. Se davvero Dio è munifico e proporzionato nel ricompensare chi gli è fedele, doveva per forza concedere alla sua Madre una condecorazione proporzionata ad ogni suo atto di fedeltà.
Era necessario dunque che Maria dovesse essere assunta (cioè portata) in cielo nella sua anima e nel suo corpo e ciò non tanto considerando la limitatezza corporale della stessa Vergine esile e ristretta, ma le grandi capacità e lo spessore di infinita misericordia del munificentissimo Dio.
Nel documento di proclamazione del dogma, Pio XII infatti afferma: "Il munificentissimo Dio, che tutto può e le cui disposizioni di provvidenza sono fatte di sapienza e d'amore, nei suoi imperscrutabili disegni contempera nella vita dei popoli e in quella dei singoli uomini dolori e gioie, affinché per vie diverse e in diverse maniere tutto cooperi in bene per coloro che lo amano (cf. Rm 8,28)". Dio, che ricambia in oro ogni singola azione o pensiero a lui rivolto, non manca mai di dare adeguata ricompensa a coloro che gli si mostrano fedeli soprattutto nelle grandi occasioni sopportando a tal fine ogni sorta di male e di ingiustizia. Come poteva allora Dio non consentire che la fedeltà indiscussa di Maria venisse premiata con un guiderdone di gloria grandioso e commensurato alle lotte che tale fedeltà comportava? Come poteva insomma Dio non concedere l'assunzione del Corpo di Colei che aveva ospitato il suo Verbo e lo aveva strenuamente difeso non senza umilianti disavventure? Dire che Maria è stata assunta in Cielo non smentisce l'indiscussa autorità e superiorità che spetta esclusivamente a Dio ma al contrario conferma queste caratteristiche nel manifestare che in Dio onnipotenza e grandezza si coniugano con l'amore e con la munificenza. Anche noi troviamo nell'Assunzione un provvidenziale sprone alla perseveranza nel bene ai fini di giungere alla meritata ricompensa, una valida occasione di riscoprire la validità della lotta ai fini della conquista e la certezza di essere sempre assistiti da un Dio veramente munifico.
padre Gian Franco Scarpitta