Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

venerdì 13 maggio 2011

538 - EUCARESTIA E VITA

Ora, Dio incarnato è voluto restare per sempre con noi. Non esteriormente, lasciando segnali del suo passaggio sulla terra. Ha voluto restare vivo e unito alla nostra vita quanto è unito l’alimento che ingeriamo ogni giorno e che si trasforma in nostra stessa vita. Per questo Gesù ha celebrato una cena in cui ci ha detto queste memorabili parole: «prendete, questo è il mio corpo; prendete, questo è il mio sangue». Attraverso l’eucarestia Cristo si è fatto nostro stesso corpo e noi ci siamo fatti corpo di Cristo.
L’alimento è alimento solo quando è servito agli esseri umani ed è consumato. La vita umana è umana solo quando si fa servizio e dono. E’ questo che si concretizza e si esprime nell’eucarestia dove Cristo si consegna totalmente. La vita quando si dona agli altri produce vita. Ed essa stessa si
rende eterna, poiché realizza la logica del grano. Se vuole generare vita nuova, esso deve sacrificarsi e morire. Ma questa morte non significa perdita, come temiamo. E’ guadagno. E’ la maniera per garantire la perpetuità della vita. L’esistenza di Gesù è stata una “esistenza per’, un dono continuo agli altri.
Non solo nell’ultima cena, ma in tutti i momenti della sua vita. I vangeli sono pieni di esempi di amore, di solidarietà e di servizio agli altri, ai malati e ai peccatori. E’Giovanni che riassume il senso del servizio di Gesù: «se qualcuno viene a me, io non lo respingerò» (Gv 6,37). Accoglie tutti e sta in mezzo a noi come chi serve. Ora nell’ultima cena radicalizza il suo dono. Egli si dona nella forma materiale del pane e del vino per poter essere nell’intimità di chi riceve tali alimenti. Questa vita è vita divina. Per essere divina è vita eterna, è parte del Regno presente, inaugurazione del nuovo cielo e della nuova terra. L’ultima cena ha anche la caratteristica di un ricordo e di un’alleanza. Deve sempre ricordarci il legame indefettibile che Gesù ha stabilito tra lui e l’essere umano, un legame di amore eterno. Possiamo peccare e tradire, ma questo legame non si spezza mai, poiché è suggellato con il suo sangue e con la sua vita sacrificata.Se l’eucarestia esprime il dono totale di Gesù, allora, si comunica degnamente e autenticamente solo chi fa anche della sua vita un dono verso gli altri. Egli non ha donato la vita né sparso il sangue in maniera rituale. Egli lo ha fatto veramente. Per questo l’eucarestia non inizia né finisce nella celebrazione del rito. Esige una prassi di servizio e di costruzione di un’alleanza di fraternità tra gli esseri umani e di venerazione e rispetto verso tutti gli esseri della creazione.
Leonardo Boff