Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

lunedì 15 giugno 2009

32 - OGGI 15 GIUGNO INIZIA IL GREST

“Guarda il cielo”: alzare lo sguardo verso Dio.
Il primo invito che Dio rivolge ad Abramo e oggi anche a ciascuno di noi, è quello di guardare il cielo. Ma che cosa significa per voi adolescenti ed animatori, impegnati nell’oratorio estivo, guardare il cielo? C’è, infatti, modo e modo di guardare il cielo: quello di chi è annoiato, di chi è rassegnato e ancora di chi vuole fuggire la realtà. Forse anche a voi, qualche volta è capitato di guardare il cielo, così, soprattutto, in qualche momento di delusione, di tristezza o di pigrizia. L’invito di Dio, naturalmente, non è nulla di tutto ciò, ma vuole ricordarci che, nella vita bisogna continuamente alzare lo sguardo per comprendere il senso di quello che viviamo, chiedere un aiuto, e prendere le giuste decisioni. La fede, cari animatori, è il nome che noi diamo a questo sguardo verso il cielo. Vi dirò di più. Il cielo che guardiamo non è un cielo lontano, ma molto vicino. E’ un cielo che si è aperto fino a toccare la terra attraverso Gesù; proprio Lui ha unito il cielo e la terra in un grande abbraccio. E Lui la finestra spalancata che ci permette di contemplare le meraviglie di Dio, che spesso invochiamo dicendo “Padre nostro, che sei nei cieli”.
Guardare il cielo significa allora non fermarci semplicemente a ciò che vediamo o viviamo ma avere il coraggio di alzare lo sguardo per cercare in questo cielo aperto che tocca a terra, il significato della nostra vita e l’orientamento del nostro desiderio di felicità.
Sarebbe proprio bello che almeno in qualche occasione durante l’oratorio estivo, i ragazzi vedessero i loro animatori a “Nasinsù”.

“Conta le stelle”: le promesse di Dio e i desideri dell’uomo.
Insieme al’invito a guardare il cielo, c’è quello a contare le stelle. Esse rappresentano anzitutto le promesse di bene che Dio ha fatto ad Abramo e oggi rinnova a ciascuno di noi. Cari animatori, così come è avvenuto più volte nella storia della salvezza, Dio non si stanca di rinnovare la sua alleanza con gli uomini, non cessa di ridire il suo ostinato desiderio di bene per ciascuno di noi… Le stelle, così numerose che non si possono contare, rappresentano proprio la grandezza e l’abbondanza delle promesse di Dio. Sono certo che le promesse di Dio corrispondono ai vostri desideri più veri e più profondi. Dio conosce che cosa c’è nel vostro cuore e vuole che siate felici.
Fidatevi di Dio e di quello che oggi vuole da voi. Il Signore vi chiede di impegnarvi con tutto voi stessi al servizio dei ragazzi. Fatelo senza paura. Spendetevi sino in fondo, non risparmiatevi, donate il vostro tempo con l’entusiasmo che avete dentro e vedrete crescere in voi l’amore che è la promessa più bella che Dio ha riservato per voi.

Il mandato: la stella polare.
Cari animatori, concedetemi un’ultima parola, la più importante: essa ha un volto luminoso che trasmette luce a chiunque decide di ascoltarla. Questa parola ha un volto e anche un nome “che è al di sopra di ogni altro nome” (Fil. 2,9). E’ Gesù la parola vivente, il verbo che si è fatto carne e che oggi abita in mezzo a noi. Gesù Cristo è la stella polare. E voi, cari animatori, chi siete? Mi sembra di aver capito che, nell’oratorio estivo “Nasinsù”, voi animatori siete chiamati gli “stellari”, Bellissimo nome! Vi immagino allora pieni di luce, luminosi, carichi di una gioia che nessuno può spegnere! Vi sogno così tutti i ragazzi vi sognano così! E allora prendete la vostra luce dalla “stella polare” che è Gesù, Lui solo non farà mai spegnere il vostro entusiasmo, la vostra passione, il vostro desiderio di rendere la terra bella come il cielo.

Dal messaggio del cardinale Dionigi Tettamanzi agli animatori.
.
invia una mail di commento - scrivi a: p.gigiba@gmail.com