Parrocchia S. Gerolamo Emiliani di Milano - Blog

Il Blog "Insieme per..." vuole proporre spunti di riflessione e di condivisione per costruire insieme e fare crescere la comunità della parrocchia di San Gerolamo Emiliani di Milano, contribuendo alla diffusione del messaggio evangelico.

martedì 26 maggio 2009

22 - CONCLUSIONE DEL MESE MARIANO - 31 Maggio 2009

Concludiamo il mese di maggio con la processione per le vie del Quartiere.
Venerdì sera 29/05 alle ore 20,45 processione con la Statua di Maria che inizierà da Rizzoli 87 per passare da via Civitavecchia, via Bra, via Narni, via Orbetello, via Don Calabria fino alla chiesa.

LODE ALLA VERGINE MARIA

È uno tra i più famosi inni che la Chiesa Ortodossa dedica alla Theotokos (Genitrice di Dio). Akathistos si chiama per antonomasia quest'inno liturgico del secolo V, che fu e resta il modello di molte composizioni innografiche e litaniche, antiche e recenti. "Akathistos" non è il titolo originario, ma una rubrica: "a-kathistos" in greco significa "non-seduti", perché la Chiesa ingiunge di cantarlo o recitarlo "stando in piedi", come si ascolta il Vangelo, in segno di riverente ossequio alla Madre di Dio. L'inno consta di 24 stanze (in greco: oikoi), quante sono le lettere dell'alfabeto greco con le quali progressivamente ogni stanza comincia. Ma fu sapientemente progettato in due parti distinte, su due piani congiunti e sovrapposti - quello della storia e quello della fede -, e con due prospettive intrecciate e complementari - una cristologica, l'altra ecclesiale-, nelle quali è calato e s'illumina il mistero della Madre di Dio
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INNO
1. Il più eccelso degli Angeli
fu mandato dal Cielo
per dir "Ave" alla Madre di Dio.
Al suo incorporeo saluto
vedendoti in Lei fatto uomo,
Signore, in estasi stette,
acclamando la Madre così:
Ave, per Te la gioia risplende;
Ave, per Te il dolore s'estingue.
Ave, salvezza di Adamo caduto;
Ave, riscatto del pianto di Eva.
Ave, Tu vetta sublime a umano intelletto;
Ave, Tu abisso profondo agli occhi degli Angeli.
Ave, in Te fu elevato il trono del Re;
Ave, Tu porti Colui che il tutto sostiene.
Ave, o stella che il Sole precorri;
Ave, o grembo del Dio che s'incarna.
Ave, per Te si rinnova il creato;
Ave, per Te il Creatore è bambino.
Ave, Sposa non sposata!
5. Ave, o tralcio di santo Germoglio;
Ave, o ramo di Frutto illibato.
Ave, coltivi il divino Cultore;
Ave, dai vita all'Autor della vita.
Ave, Tu campo che frutti ricchissime grazie;
Ave, Tu mensa che porti pienezza di doni.
Ave, un pascolo ameno Tu fai germogliare;
Ave, un pronto rifugio prepari ai fedeli.
Ave, di suppliche incenso gradito;
Ave, perdono soave del mondo.
Ave, clemenza di Dio verso l'uomo;
Ave, fiducia dell'uomo con Dio.
Ave, Sposa non sposata!
19. Ave, colonna di sacra purezza,
Ave, Tu porta d'eterna salvezza.
Ave, inizio di nuova progenie,
Ave, datrice di beni divini.
Ave, Tu vita hai ridato ai nati nell'onta,
Ave, hai reso saggezza ai privi di senno.
Ave, o Tu che annientasti il gran seduttore,
Ave, o Tu che dei casti ci doni l'autore.
Ave, Tu grembo di nozze divine,
Ave, che unisci i fedeli al Signore.
Ave, di vergini alma nutrice,
Ave, che l'anime porti allo Sposo.
Ave, Vergine e Sposa!
24. Grande ed inclita Madre,
Genitrice del sommo fra i Santi, Santissimo Verbo,
or degnati accogliere il canto!
Preservaci da ogni sventura, tutti!
Dal castigo che incombe
Tu libera noi che gridiamo: Alleluia!

21 - PENTECOSTE - 31 Maggio 2009

Pentecoste di Duccio di Boninsegna
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La parrocchia di San Gerolamo Emiliani organizza una veglia di preghiera aperta a tutti sabato 30 maggio a partire dalle ore 20,45 per celebrare la Pentecoste con canti e riflessioni comunitarie.
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Vieni in me, Spirito Santo,
Spirito di sapienza:
donami lo sguardo e l'udito interiore,
perchè non mi attacchi alle cose materiali,
ma ricerchi sempre le realtà spirituali.
Vieni in me, Spirito Santo,
Spirito dell'amore:
riversa sempre più la carità nel mio cuore.
Vieni in me, Spirito Santo, Spirito di verità:
Concedimi di pervenire alla conoscenza
della verità in tutta la sua pienezza.
Vieni in me, Spirito Santo,
acqua viva che zampilla per la vita eterna:
fammi la grazia di giungere a contemplare
il volto del Padre nella vita
e nella gioia senza fine.
Amen.
(Sant’Agostino)
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Che cosa accade a Pentecoste?
Cinquanta giorni dopo la sua Resurrezione, a Pentecoste, Gesù Cristo, glorificato, effonde lo Spirito a profusione e lo manifesta come persona divina, sicché la Trinità è pienamente rivelata. La missione di Cristo e dello Spirito diviene la missione della Chiesa, inviata per annunciare e diffondere il mistero della comunione trinitaria.
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Con quali simboli si rappresenta lo Spirito Santo?
Sono numerosi:
- l’acqua viva che scaturisce dal cuore trafitto di Cristo, e disseta i battezzati,
- l’unzione con l’olio, che è il segno sacramentale della Confermazione (Cresima),
- il fuoco, che trasforma ciò che tocca,
- la nube, oscura o luminosa, in cui si rivelala gloria di Dio,
- l’imposizione delle mani, per cui viene dato lo Spirito,
- la colomba, che scende su Cristo e rimane su di lui al battesimo.
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(dal Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica)
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domenica 24 maggio 2009

20 - PRESTITO DELLA SPERANZA

LA NOSTRA SOLIDARITA' E' PIU' FORTE DELLA CRISI
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A causa della crisi, oggi, sono le persone più deboli a soffrire il disagio più grande. La Conferenza Episcopale promuove una Colletta Nazionale, 31 maggio 2009, in tutte le chiese italiane, per costituire il Prestito della Speranza, fondo straordinario di garanzia di 30 milioni di euro, per le famiglie che la crisi ha lasciato senza reddito. Partecia anche tu nella tua chiesa, o fai un versamento sul conto corrente indicato
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Dai la tua solidarietà alle famiglie in difficoltà con il
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Prestito della Speranza
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c/c bancario - Banca Prossima
IT19 Q033 5901 6001 0000 0006 893
in tutte le filiali del Gruppo Intesa Sanpaolo
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c/c postale

96240338
in tutti gli uffici postali
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Conferenza Episcopale Italiana

venerdì 22 maggio 2009

19 - ASCENSIONE DEL SIGNORE

Uomini di Galilea perchè state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà lo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo (At 1,11)
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Nel giorno della tua Ascensione, o Cristo Re,
gli angeli e gli uomini ti acclamano:
"Sei santo, Signore, perchè sei disceso e hai salvato Adamo,
l'uomo fatto con la polvere (Gen. 2,7),
dall'abisso della morte e del peccato,
e con la tua ascensione santa, o Figlio di Dio,
i cieli e la terra entrano nella pace.
Gloria a colui che ti ha mandato!".
La Chiesa ha visto il suo Sposo nella gloria,
e ha dimenticato le sofferenze del Golgota.
Invece del fardello della croce che portava,
Egli viene portato da una nube di luce.
Ecco che viene elevato in alto, vestito di splendore e di gloria.
Un grande prodigio viene compiuto oggi sul monte degli Ulivi:
Chi è capace di esprimerlo?
Il nostro Maestro era disceso alla ricerca di Adamo,
e dopo aver ritrovato colui che era perduto,
se l'è messo in spalla,
e con gloria l'ha introdotto in cielo con Lui.
E' venuto e ci ha mostrato che era Dio;
ha rivestito un corpo e ci ha mostrato che era uomo,
è disceso agli inferi e ha mostrato che era morto,
è salito, ed è stato esaltato e ha mostrato che era grande.
Benedetta sia la sua esaltazione!
Nel giorno della sua nascita, Maria si rallegra,
nel giorno della sua morte, la terra trema,
nel giorno della sua risurrezione, l'inferno si affligge,
nel giorno della sua ascensione, il cielo esulta.
Benedetta sia la sua ascensione!
(Liturgia Siriana)
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mercoledì 20 maggio 2009

18 - PREGARE SENZA STANCARSI

Se desiderate partire alla ricerca di Dio, pur essendo alle prime armi, imparate a pregare, imponetevi semplicemente di pregare ogni giorno. Potete pregare dovunque, in ogni momento. Non c'è bisogno di essere in una cappella o in una chiesa. Potete pregare lavorando: il lavoro non impedisce la preghiera, né la preghiera impedisce il lavoro. Se provate il bisogno di un aiuto, potete domandare un consiglio a un sacerdote.
Provate a rivolgervi direttamente a Dio. Parlategli, ditegli tutto, spontaneamente, come viene. E' il Padre di tutti noi. Qualunque sia la nostra religione, siamo tutti creati da Lui e siamo suoi figli.
Possiamo fidarci di Lui, amarlo, credere in Lui, lavorare per Lui. Quando preghiamo, i nostri problemi sono risolti secondo il nostro bene.
Senza la preghiera, non potrei compiere il mio lavoro, nemmeno una mezz'ora. Traggo la mia forza da Dio, nella preghiera.
Beata Madre Teresa di Calcutta (1910 - 1997), fondatrice delle Suore Missionarie della Carità
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lunedì 18 maggio 2009

17 - LODE AL SIGNORE

LODATE, SERVI DEL SIGNORE, LODATE
IL NOME DEL SIGNORE.
SIA BENEDETTO IL NOME DEL SIGNORE,
ORA E SEMPRE.

16 - PELLEGRINAGGIO A CARAVAGGIO

Come da tradizione ormai consolidata, la Parrocchia di San Gerolamo Emiliani partecipa al pellegrinaggio decanale al Santuario della Madonna di Caravaggio il giorno 21 maggio 2009.
Il Santuario è uno dei più famosi della Lombardia, eretto nel 1675 su disegno dell’architetto Pellegrini, su invito di San Carlo Borromeo.

Il Santuario.

La basilica sorge nella vasta piazza cinta dai portici simmetrici che corrono con 200 arcate. L’esterno della chiesa è grandioso: l’edificio è lungo 93 metri, largo 33, alto 22 senza la cupola, la quale si innalza dal suolo per 64 metri. Il Santuario, rispetto al viale, volge il fianco e non la facciata. Sulla piazza vi è una grande fontana lunga 50 metri e un obelisco. L’obelisco ricorda un singolare fatto accaduto nel 1450. Un soldato dell’esercito di Matteo Griffoni, generale della Repubblica Veneta, rubò dal Sacro Fonte una preziosa tazza e la nascose in un bagaglio sopra il dorso di un mulo; ma quando fece per andarsene il mulo non ne volle sapere di muoversi. Il furto fu scoperto e il prezioso oggetto restituito. Il Comandante fece elevare a ricordo del fatto una Cappelletta che, caduta in seguito all’erosione delle acque, fu rimpiazzata nel 1752 da un obelisco.
All’interno del Santuario, due scalinate di marmo portano al “Sacro Speco”, il luogo dove è conservata l’immagine dell’Apparizione. Si trova sotto l’altare maggiore e sopra il luogo proprio dell’Apparizione, il Sacro Fonte sotterraneo. Quella attualmente venerata è una scultura in legno di Giuseppe Moroder di Ortisei, collocata nel Sacro Speco nell’anno centenario 1932.
Sotto lo Speco si trova un sotterraneo, il Sacro Fonte, al quale si accede dall’esterno del tempio. Qui si trova una fontana da cui si può attingere l’acqua; qui è il luogo dove Giannetta ascoltò la Madonna e l’acqua sgorgò dal terreno. Alla base della Madonna l’epigrafe gotica che parla dell’Apparizione e costituisce uno dei più importanti documenti dell’epoca del grande avvenimento. L’epigrafe, in sei esametri latini dice: "La terra di Caravaggio è stata recentemente resa davvero felice perché le apparve la Santissima Vergine nell’anno 1432 al tramonto del sesto giorno avanti le calende di giugno; ma Giannetta è assai più felice di ogni altra persona perché meritò di vedere la gran Madre del Signore.


Il racconto dell’apparizione della Vergine.
L’anno 1432 dalla nascita del Signore, il giorno 26 maggio alle ore cinque della sera, avvenne che una donna di nome Giannetta oriunda del borgo di Caravaggio, di 32 anni d’età, conosciuta da tutti per i suoi virtuosissimi costumi, la sua cristiana pietà, la sua vita sinceramente onesta, si trovava fuori dall’abitato lungo la strada verso Misano, ed era tutta presa dal pensiero di come avrebbe potuto portare a casa i fasci d’erba che lì era venuta a falciare per i suoi animali. Quand’ecco vide venire dall’alto e sostare proprio vicino a lei, Giannetta, una Signora bellissima e ammirevole, di maestosa statura, di viso leggiadro, di veneranda apparenza e di bellezza indicibile e non mai immaginata, vestita di un abito azzurro e il capo coperto di un velo bianco. Colpita dall’aspetto così venerando della nobile Signora, stupefatta Giannetta esclamò: Maria Vergine! E la Signora subito a lei: “Non temere, figlia, perché sono davvero io. Fermati e inginocchiati in preghiera”. Giannetta ripose: “Signora, adesso non ho tempo. I miei giumenti aspettano questa erba”. Allora la beatissima Vergine le parlò di nuovo: “Adesso fa quello che voglio da te... E così dicendo posò la mano sulla spalla di Giannetta e la fece stare in ginocchio. Riprese: Ascolta bene e tieni a mente, perché voglio che tu riferisca ovunque ti sarà possibile con la tua bocca o faccia dire questo...”. E con le lacrime agli occhi, che secondo la testimonianza di Giannetta erano, e a lei parvero come oro luccicante, soggiunse: “L’altissimo onnipotente mio Figlio intendeva annientare questa terra a causa dell’iniquità degli uomini, perché essi fanno ciò che è male ogni giorno di più, e cadono di peccato in peccato. Ma io per sette anni ho implorato dal mio Figlio misericordia per le loro colpe. Perciò voglio che tu dica a tutti e a ciascuno che digiunino a pane ed acqua ogni venerdì in onore del mio Figlio, e che, dopo il vespro, per devozione a me festeggino ogni sabato. Quella metà giornata devono dedicarla a me per riconoscenza per i molti e grandi favori ottenuti dal Figlio mio per la mia intercessione”. La Vergine Signora diceva tutte quelle parole a mani aperte e come afflitta. Giannetta disse: "La gente non crederà a me”. La clementissima Vergine rispose: “Alzati, non temere. Tu riferisci quanto ti ho ordinato. Io confermerò le tue parole con segni così grandi che nessuno dubiterà che tu hai detto la verità”. Detto questo, e fatto il segno di croce su Giannetta, scomparve ai suoi occhi. Tornata immediatamente a Caravaggio, Giannetta riferì tutto quanto aveva visto ed udito. Perciò molti – credendo a lei – cominciarono a visitare quel luogo, e vi trovarono una fonte mai veduta prima da nessuno. A quella fonte si recarono allora alcuni malati, e successivamente in numero sempre crescente, confidando nella potenza di Dio. E si diffuse la notizia che gli ammalati se ne tornavano liberati dalle infermità di cui soffrivano, per l’intercessione e i meriti della gloriosissima Vergine Madre di Dio e Signore nostro Gesù Cristo.

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15 - IL TEMPO E L'AMORE

C'era una volta un'isola dove vivevano tutti i sentimenti e i valori degli uomini. Un giorno venne annunciato che l'isola stava per sprofondare; allora tutti prepararono le loro navi e partirono.
Solo l'amore volle aspettare. Quando l'isola fu sul punto di sparire nel mare, l'amore si decise a chiedere aiuto.
Passò la ricchezza su una lussuosa barca, e l'amore le chiese: "Ricchezza, puoi portarmi con te?".
Essa rispose: "Ho molto oro e molto argento: non ho posto per te!".
Allora l'amore chiese aiuto all'orgoglio, ma egli rispose: "Non ti posso aiutare: qui tutto è perfetto e tu rovineresti la mia barca".
Passò la tristezza e l'amore le chiese aiuto. Ella rispose: "Sono così triste che ho bisogno di stare da sola". Anche il buonumore passò di fianco all'amore, ma era così felice che non sentì che lo stava chiamando.
All'improvviso una voce disse: "Vieni, amore, ti prendo con me!". Un vecchio aveva parlato. L'amore si sentiva così riconoscente che nel ringraziarlo, dopo essere stato portato in salvo, si dimenticò di chiedere il nome al vecchio. Lo chiese allora al sapere, che passava lì vicino. "E' stato il tempo, rispose il sapere, perché solo il tempo è capace di comprendere quanto l'amore sia importante nella vita".
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sabato 16 maggio 2009

14 - VIVERE NELL'AMORE

Come il Padre ha amato me, anch'io ho amato voi. Rimanete nel mio Amore (Gv 15,9)

venerdì 15 maggio 2009

13 - AVE MARIA

Centro Padre Piamarta - Milano

Affidiamo a Maria le nostre necessità, preghiamo per gli ammalati, i giovani, le famiglie, per la pace nel mondo e per quanto in questo momento ci sta più a cuore. Diciamo:
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra tutte le donne e benedetto il frutto del tuo seno Gesù.
Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. Amen

lunedì 11 maggio 2009

12 - IL PAPA AL MUSEO YAD VASHEM DI GERUSALEMME


VISITA AL MEMORIALE DI YAD VASHEM
DAL DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI
Gerusalemme Lunedì, 11 maggio 2009
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“Io concederò nella mia casa e dentro le mie mura un monumento e un nome… darò loro un nome eterno che non sarà mai cancellato” (Is 56,5).

Questo passo tratto dal Libro del profeta Isaia offre le due semplici parole che esprimono in modo solenne il significato profondo di questo luogo venerato: yad – “memoriale”; shem – “nome”. Sono giunto qui per soffermarmi in silenzio davanti a questo monumento, eretto per onorare la memoria dei milioni di ebrei uccisi nell’orrenda tragedia della Shoah. Essi persero la propria vita, ma non perderanno mai i loro nomi: questi sono stabilmente incisi nei cuori dei loro cari, dei loro compagni di prigionia, e di quanti sono decisi a non permettere mai più che un simile orrore possa disonorare ancora l’umanità. I loro nomi, in particolare e soprattutto, sono incisi in modo indelebile nella memoria di Dio Onnipotente.
La Chiesa Cattolica, impegnata negli insegnamenti di Gesù e protesa ad imitarne l’amore per ogni persona, prova profonda compassione per le vittime qui ricordate. Alla stessa maniera, essa si schiera accanto a quanti oggi sono soggetti a persecuzioni per causa della razza, del colore, della condizione di vita o della religione – le loro sofferenze sono le sue e sua è la loro speranza di giustizia. Come Vescovo di Roma e Successore dell’Apostolo Pietro, ribadisco – come i miei predecessori – l’impegno della Chiesa a pregare e ad operare senza stancarsi per assicurare che l’odio non regni mai più nel cuore degli uomini. Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe è il Dio della pace (cfr Sal 85,9).

11 - FESTA DELLA MADONNA DI FATIMA

Santuario della Madonna di Fatima - Portogallo
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La Beata Vergine Maria, la Madre di Dio, apparve per sei volte , a tre pastorelli vicino alla città di Fatima, Portogallo, tra il 13 maggio e il 13 ottobre 1917. Apparendo ai bambini, la Beata Vergine, disse loro di essere stata mandata da Dio con un messaggio per ogni uomo, ogni donna e ogni bambino vivente del nostro secolo. Giungendo in un momento in cui la civiltà era devastata dalla guerra e da violenze sanguinarie, Essa promise che il Cielo avrebbe concesso la pace a tutto il mondo se le sue richieste di preghiera, riparazione e consacrazione, fossero state accolte ed eseguite.
In tutte le sue apparizioni la Beata Vergine sottolineò ripetutamente la necessità di pregare quotidianamente il Rosario, di indossare lo Scapolare Scuro del Carmelo e di compiere atti di riparazione e sacrificio.
Diversi papi hanno visitato Fatima, in pellegrinaggio solenne e papa Giovanni Paolo II vi si è recato almeno una volta per ogni decennio del suo pontificato. Inoltre ha attibuito pubblicamente a Nostra Signora di Fatima la sua salvezza in seguito all'attentato del 1981.
Fatima resta fondamentalmente una affermazione di vita e di fede e un messaggio di speranza e di pace per i cristiani e per tutti gli uomini di buona volontà in qualsiasi parte del mondo.
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mercoledì 6 maggio 2009

10 - CON IL PAPA IN TERRA SANTA



Troviamo Gesù nei luoghi santi oggi.
Nei luoghi Santi Gesù attende oggi di essere riscoperto da noi come il Vivente, come Colui che è presente. Gesù, che visse a Gerusalemme e in Galilea predicando, facendo miracoli e soffrendo, ci aspetta nei luoghi santi. Egli vuole ancora oggi manifestarsi come il Signore vivente ai cuori di coloro che lo cercano. Oggi, come una volta, Egli desidera consolarci e parlare ai nostri cuori, oggi vuole rivelarci la sua passione, chiamarci alla sequela della croce, mostrare la sua potenza ed i miracoli che può compiere ancora oggi nella nostra vita.

Betlemme – la grotta della natività

“Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv.1,14)
Questa grotta piccola, oscura, visitata da milioni di persone, è secondo la più antica tradizione, il luogo dove Gesù divenne uomo. L’amore spinse Gesù, il Figlio di Dio, a scendere fino a noi su questa terra, per esserci vicino, per aiutarci. Qui Egli giaceva Bambino nella mangiatoia.

Gerusalemme - Basilica del Santo Sepolcro

Incontriamo qui Gesù come Colui che la tomba non poteva trattenere, perché Egli era più potente dell’inferno e della morte. Il Crocefisso è ora risorto e si rivela in tutto il suo splendore.
Già oggi possiamo essere testimoni della sua onnipotenza. Chi invoca il nome di Gesù, che è il Vincitore, sarà liberato da Satana e dal potere del peccato.

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martedì 5 maggio 2009

09 - LA RECITA DEL ROSARIO

Il Rosario è considerato una preghiera completa, perché riporta in sintesi tutta la storia della nostra salvezza. Con il Rosario infatti meditiamo i “misteri” della gioia, della luce, del dolore e della gloria di Gesù e Maria. E’ una preghiera semplice, umile come Maria. E’ una preghiera che facciamo insieme alla Madre di Dio.
Il Rosario è una sintesi di tutto il Vangelo, i misteri che si meditano sono armonie angeliche, che ci permettono di godere la pace del cielo, ci trasmette la gioia e la delizia conosciuta su questa terra dai Santi.
Il messaggio del Rosario è uno solo: il Vangelo. Se si condivide questo messaggio meditato nel Rosario, nasce la comunione di intenti nella Chiesa. Recitando il Rosario, conosci il Vangelo, ti lasci assorbire dallo stesso Spirito che operava in Gesù nella sua missione pubblica.

Come si recita.
Si inizia il Rosario partendo dalla croce, su cui si recita il Credo; nel primo grano separato si recita il Padre nostro; i tre grani consecutivi indicano le Ave Maria (una per la fede, una per la speranza e una per la carità). Segue il Gloria.
Il Santo Rosario completo è suddiviso in 4 parti, ciascuna parte di 50 Ave Maria, in ogni parte si meditano 5 misteri e ogni mistero equivale a una decina di Ave Maria (10 Ave Maria.)
Ogni decina comprende: enunciazione del mistero, breve riflessione sul mistero, Padre Nostro, 10 Ave Maria, Gloria la Padre.
Al termine dei 5 misteri si recita la Salve Regina, seguono le litanie della Madonna. Poi un Padre Nostro, un’Ave Maria e un Gloria, secondo le intenzioni del Papa e per l’acquisto delle sante indulgenze.

Misteri gaudiosi (o della gioia) . Lunedì e sabato
1. L’annunciazione dell’angelo a Maria.
2. La visita di Maria alla cugina Elisabetta.
3. La nascita di Gesù a Betlemme.
4. La presentazione di Gesù al tempio.
5. Gesù dodicenne tra i dottori del tempio.

Misteri Luminosi (o della luce) . Giovedì
1. Il Battesimo di Gesù nel Giordano
2. Gesù alle nozze di Cana cambia l’acqua in vino
3. Gesù annuncia il Regno di Dio e invita alla conversione
4. Gesù si trasfigura sul monte Tabor
5. Gesù istituisce l’Eucarestia

Misteri dolorosi (o dei dolori) Martedì e venerdì
1. L’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi.
2. La flagellazione di Gesù alla colonna
3. La coronazione di spine di Gesù.
4. Gesù sale il Calvario, portando la croce
5. Gesù è crocefisso e muore in croce.

Misteri Gloriosi (o della gloria) Mercoledì e domenica
1. La Resurrezione di Gesù da morte
2. L’Ascensione di Gesù al cielo.
3. La discesa dello Spirito Santo su Maria e gli Apostoli
4. L’Assunzione di Maria al Cielo in anima e corpo
5. Maria incoronata Regina del cielo e della terra.
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venerdì 1 maggio 2009

08 - CERCA GESU'

Trova nell'immagine il volto di Gesù!

07 - CON MARIA NEL MESE DI MAGGIO

Santa Maria,
compagna di viaggio

Santa Maria, Madre tenera e forte, nostra compagna di viaggio sulle strade della vita, ogni volta che contempliamo le grandi cose che l'Onnipotente ha fatto in te, proviamo una così viva malinconia per le nostre lentezze, che sentiamo il bisogno di allungare il passo per camminarti vicino. Asseconda, pertanto, il nostro desiderio di prenderti per mano, e accelera le nostre cadenze di camminatori un po' stanchi. Divenuti anche noi pellegrini nella fede, non solo cercheremo il volto del Signore, ma, contemplandoti quale icona della sollecitudine umana verso coloro che si trovano nel bisogno, raggiungeremo in fretta "la città" recandole gli stessi frutti di gioia che tu portasti un giorno a Elisabetta lontana.
(Don Tonino Bello)
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